Introduzione

In questo articolo parleremo di come le famiglie sono minacciate su ogni fronte, quotidianamente, da venditori poco attendibili il cui unico scopo è guadagnare sui nostri risparmi. Oggi diventa più che mai importante prestare la giusta attenzione ad alcuni aspetti specifici della gestione di un bilancio familiare, non solo per il fatto che sono sempre di più le famiglie che hanno il problema di far quadrare i conti a fine mese, ma anche perché il mercato si è fatto più complesso e insidioso. Oggigiorno la parola d’ordine è diventata “informazione”.

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Perché informarsi

Siamo immersi in un’economia globale nella quale diventa veramente difficile poter dire di conoscere chi ci vende qualcosa e cosa ci vende. La globalizzazione ha diffuso benessere su tutto il pianeta, dandoci la possibilità di acquistare e vendere in tutto il mondo con un click, al prezzo di avere concorrenti ovunque e quindi di dover guadagnare tutti meno. Anche se alcune regole ci sono, permane in molti casi la difficoltà per il consumatore di avere informazioni corrette e soprattutto semplici sui prodotti che acquista: e l’informazione è l’elemento che sta alla base della tutela a cui giustamente ogni cittadino ha diritto.

Ecco perché diventano importanti sotto questo aspetto le istituzioni a garanzia e le associazioni di consumatori, facendo sì che ciascuno di noi non sia solo di fronte alla complessità dei temi ed in alcuni casi alla “furbizia” di chi sa come approfittarsi al meglio delle leggi. Questo supporto diventa fondamentale soprattutto quando ci si imbatte in aspetti tecnici abbastanza complessi che nella gestione del bilancio familiare è necessario dover affrontare.

Possono essere quelli relativi ai mutui ipotecari e ai prestiti, i contatti con assicurazioni, banche e finanziarie, o con le pubbliche amministrazioni. Può infatti essere difficile per una famiglia sola con se stessa individuare la migliore offerta di beni o servizi, o anche solo essere in grado di comprendere gli aspetti contrattuali e valutarne le reali conseguenze.

A chi affidarsi dunque? Ad esperti del settore che operano con coscienza. Per risolvere queste problematiche Reliance ha realizzato un sistema dei analisi della salute finanziaria che in base alle condizioni personalizzate di ogni utente fornisce la soluzione su misura per le proprie esigenze, in base alle prospettive future di sostenibilità. Questo sistema si Chiama Credit Strategy ed è gratuito.

A questo proposito vi è un altro elemento che caratterizza il contesto in cui agiamo come consumatori: oltre alla già richiamata complessità dei mercati e dei suoi operatori, vi è la constatazione che siamo passati da una società di risparmiatori ad una società di famiglie che si indebitano. L’acquisto della casa, di un’automobile, di altri beni ormai divenuti necessari comportano per molte famiglie il fatto di ricorrere a mutui, prestiti, finanziamenti e simili. Questo non è di per sé un segnale allarmante, anzi può essere un’opportunità per procurarsi beni che altrimenti non potremmo acquistare. E’ importante però che sia uno strumento che all’interno delle singole famiglie venga correttamente utilizzato e gestito. Quando invece l’indebitamento diventa cronico e soprattutto assume dimensioni non più gestibili con le risorse ordinarie nascono i problemi: a cominciare da quello dell’usura con tutto ciò che questo comporta per la famiglia ed anche come ricaduta per la stessa società nell’insieme.

In parole povere quando si prende un prestito bisogna pensare anche al futuro, non solo all’esigenza momentanea di una determinata quantità di soldi, ma anche all’impegno che quel prestito comporterà ogni mese e che quindi graverà sul nostro bilancio.

Diventa quindi importante conoscere le diverse possibilità che si offrono ad una famiglia per pianificare le proprie spese o anche per far fronte a situazioni incontrollate. Anzi diventa fondamentale una capillare opera di informazione per prevenire queste situazioni estreme, che comunque possono sempre accadere anche per eventi imprevedibili ed incontrollabili, esattamente come capita ad un’azienda – per stare al paragone sul piano economico – che per quanto si comporti prudentemente può comunque arrivare al fallimento.

Questa è una battaglia che si sta cercando di portare avanti: quella di riconoscere giuridicamente una sorta di “fallimento” della famiglia sul piano economico, che consenta in situazioni di grave crisi di attivare strumenti per risollevare la famiglia e farla ripartire. Proprio come capita per le aziende.

Il tranello più importante

Un’insidia si nasconde molto spesso dietro il ricorso al credito al consumo: si parla di credito al consumo in caso di un prestito o una facilitazione finanziaria destinata all’acquisto di un bene e concessa al cliente per lo più da un soggetto terzo (banca o finanziaria) rispetto a chi vende il bene. Le Banche e gli Istituti finanziari non sono i nemici delle famiglie, anzi, hanno l’importante compito di aiutare a migliorare lo stile di vita ed il benessere dei consumatori. Spesso però accade che la disinformazione e la comunicazione complessa di informazioni sui prodotti finanziari crea un vuoto incolmabile tra le due parti. L’importante anche in questo caso è che si sappia fino in fondo cosa si sta facendo.

Di questo abbiamo parlato anche in altri articoli che puoi leggere gratuitamente sul Blog presente all’interno del nostro sito; il Gruppo Reliance infatti si pone come obiettivo quello di filtrare le informazioni per chi cerca un prestito e desidera gestire meglio il suo nucleo familiare, lasciando all’utente tutto il necessario per decidere autonomamente e informarsi.

L’impressione che spesso si ha, purtroppo confermata da quotidiane constatazioni, è che una famiglia non sia in grado di valutare pienamente le situazioni e le conseguenze di ciò che sta facendo, prendiamo l’esempio delle carte di credito: ci sono le carte di credito a saldo, (normalmente rilasciate dalla banca dove si è titolari del conto corrente) che funzionano addebitando posticipatamene la spesa sul conto corrente del titolare, ci sono le carte di credito revolving offerte da diverse catene commerciali attraverso società finanziarie, che molti confondono con le carte di credito a saldo e pertanto le usano allo stesso modo per i pagamenti, ignorando che con le revolving spendo soldi non miei e che quindi dovrò restituire, con i dovuti interessi, e decisamente alti. C’è grade differenza quindi tra carta di credito a saldo (spendo ora e pago il mese prossimo) e carta di credito revolving (spendo i soldi di un istituto che dovrò restituire a rate con interessi e spese).

In conclusione dobbiamo senza dubbio affermare che investire un po’ del nostro tempo nell’acquisire un minimo di conoscenza e di consapevolezza sul come gestire il bilancio di una famiglia non può che far bene all’andamento generale della nostra vita. Purtroppo in molti casi si arriva a comprendere tutto questo quando è ormai troppo tardi per evitare spiacevoli conseguenze che hanno i loro effetti non solo sul piano economico, ma anche su quello più intimo del clima familiare.

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