Legge di Bilancio 2017
Al giorno d’oggi, per molte famiglie avere a disposizione una casa di proprietà è un fattore fondamentale per garantirsi un futuro. In alcuni casi, però, possedere un immobile, soprattutto se si tratta di un’abitazione con diversi anni sulle spalle, significa essere pronti a sostenere diverse spese. Tra le più costose rientrano quelle relative alla ristrutturazione. Fortunatamente, anche per il 2017 la Legge di Bilancio ha confermato le detrazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie. Fino al dicembre 2017, pertanto, chi effettuerà dei lavori potrà godere di una detrazione pari al 50%. A rimanere invariato è anche il tetto di spesa sul quale calcolare la detrazione: 96.000 euro.
Detrazioni Fiscali per la ristrutturazione
Se ha in programma dei lavori di ristrutturazione, effettuandoli nel corso del 2017 si assicurerà un risparmio maggiore. Dal gennaio 2018, infatti, la detrazione tornerà ad essere del 36% e il tetto massimo scenderà a 48.000 euro. Un aspetto interessante è rappresentato dal fatto che a poter accedere al bonus non sono solamente i proprietari di un immobile, ma anche gli inquilini in affitto, gli usufruttuari e il nudo proprietario. Una volta accertato il diritto alla detrazione, quest’ultima verrà ripartita in 10 quote annuali (tutte dello stesso importo) nella dichiarazione dei redditi.
Altri Bonus
Se quest’anno non ha in programma una ristrutturazione, potrà comunque beneficiare dei bonus previsti per l’acquisto e la messa in sicurezza dell’abitazione. Ulteriori incentivi (detrazione del 65%) vengono riconosciuti agli interventi di riqualificazione energetica. In tale ambito non è stato fissato un tetto di spesa massimo, bensì variabile in base alla tipologia di intervento. Meritano di essere ricordati anche i bonus aventi per oggetto le ristrutturazioni antisismiche, per i quali è prevista una detrazione dal 70% al 50%.
Requisiti per ottenere le detrazioni
L’Agenzia delle Entrate ha voluto chiarire i casi per i quali non è possibile vedersi riconoscere la detrazione. Questo avviene, ad esempio, in assenza di comunicazione preventiva all’Asl competente (quando quest’ultima è obbligatoria). Anche il pagamento dei lavori non effettuato mediante bonifico postale o bancario, oppure la mancata esibizione di fatture e ricevute che dimostrino l’effettiva spesa sostenuta, non danno diritto a godere della detrazione.
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