Il Sovraindebitamento
Il sovraindebitamento è una realtà diffusa in molti Paesi ed è, prima di ogni altra cosa, un fenomeno sociale che ha pesanti implicazioni psicologiche. La crisi economica che incombe dal 2008 si è fatta sentire soprattutto tra i lavoratori, ingrossando le fila dei disoccupati. Chi ha mantenuto il posto di lavoro ha visto diminuire drammaticamente il potere di acquisto e, in alcuni casi, anche il proprio salario. Questi sono solo alcuni dei motivi che possono aver portato il consumatore a non pagare le bollette, le tasse, le rate dell’auto o quelle del mutuo. Spese impreviste, dovute ad esempio a cure mediche, o una pianificazione carente delle proprie finanze contribuiscono all’eccessivo indebitamento.
In che cosa consiste esattamente la condizione di sovraindebitamento?
Questa difficile situazione si verifica nel momento in cui il proprio stipendio e gli eventuali risparmi non sono sufficienti a ripagare il debito contratto. Di conseguenza, è facile che chi è indebitato e non vede una via di uscita soffra di depressione e di stress, abbia problemi di autostima e sia preda dell’ansia. Secondo l’associazione inglese di volontariato Mind, il 91% di chi ha obbligazioni che non riesce a onorare afferma che l’ansia incide negativamente sul proprio benessere psicologico (fonte). Non riuscire a far fronte ai debiti che nel passato non si aveva difficoltà ad estinguere rappresenta naturalmente anche un problema sociale: si tratta infatti dell’impoverimento di vari strati sociali dovuto alla crisi economica. Una errata percezione del rapporto debito/credito, oltre alle distorsioni del mercato, ha portato molte famiglie a trovarsi in condizioni economiche difficili.
Interventi legislativi in Italia
Il fenomeno dei troppi debiti esiste da sempre, ma negli ultimi 50 anni si è esteso a tal punto da richiedere interventi legislativi specifici. L’Italia ha disciplinato la situazione con la Legge 3/2012 e, successivamente, con la Legge 179 sulla composizione della “crisi da sovraindebitamento” dei debitori. La procedura del “piano del consumatore” è uno dei tre modi offerti dalla legislatura per la risoluzione del problema: ovvero, si può ricorrere a consulenti di fiducia, per elaborare una proposta in base alle proprie possibilità finanziarie, che sarà poi valutata nelle sedi competenti.
Noi di Reliance offriamo consulenze personalizzate in materia di credito per elaborare soluzioni efficaci e su misura; è così possibile ridurre il debito, bloccare le procedure esecutive e arrivare all’esdebitazione, che libera dai debiti non pagati.